Diciamoci la verità: la notizia del giorno, forse più dell’iPad Air stesso, è il fatto che il nuovo sistema operativo per computer Mac e MacBook, OS X Mavericks, sia disponibile in versione completamente gratuita per tutti (ovviamente posto di avere una macchina con una dotazione hardware sufficientemente performante). Nel momento in cui parliamo è già disponibile sul Mac App Store, anche se come al solito il consiglio è sempre quello di aspettare qualche giorno per poter essere assolutamente sicuri, tramite i test di terze parti, che il programma offra effettivamente degli aumenti di prestazioni su tutte le macchine e non sia affetto da bug.
Quali sono le novità principali di OS X Mavericks? Numerose, anche se poche cose sono effettivamente “rivoluzionarie”. Com’è ormai consuetudine da qualche anno, Apple ha deciso di non portare aggiornamenti molto corposi al suo OS X tutti in un colpo, preferendo rilasciare update più contenuti ogni anno, che tra l’altro sono scesi di continuo di prezzo (da 29 € a 15 € per poi infine diventare gratis). Non sappiamo se anche la prossima versione del sistema operativo della Mela sarà a sua volta gratuito, ma senza alcun dubbio abbiamo apprezzato enormemente questa novità. Parlando delle novità vere e proprie del sistema, Apple ha garantito un notevole risparmio di energia e di batteria sui MacBook, grazie ad un uso della CPU ridotto del 72% grazie ad un meccanismo per molti versi simile allo “Start&Stop” delle automobili, quando il motore quasi si spegne se non si sta marciando. Anche la gestione della RAM è stata ottimizzata in questo senso. Dal punto di vista software sono state modificate e/o aggiunte diverse applicazioni. È arrivata per esempio la versione per Mac dell’app iBooks, grazie alla quale sarà possibile continuare a leggere sul nostro computer i libri acquistati attraverso lo store della Mela. È stata introdotta anche l’app Mappe, che tante polemiche ha suscitato su iOS, ma che ora si sta assestando e sta divenendo una valida cartografia (per quanto ancora non al livello di Google Maps).
Particolarmente interessante è stata l’introduzione dell’iCloud Keychain, in altre parole la sincronizzazione delle password tramite iCloud. Una manna per chiunque abbia l’abitudine di entrare sugli stessi siti su dispositivi diversi. Infine è stato ripensata anche l’app calendario, che ora ha un aspetto molto più simile a quello di iOS 7. Chiudiamo con la dettatura vocale, che ora può opzionalmente funzionare anche offline.
Di seguito riportiamo tutti i Mac compatibili con il nuovo sistema operativo, anche se, come detto, la configurazione interna avrà un ruolo fondamentale su quanto agile e performante sarà il software una volta installato. Ad esempio, non aspettatevi che su un iMac del 2007 entry level il nuovo OS X Mavericks possa funzionare esattamente come su un MacBook comprato quest’anno e magari con qualche update.
• iMac (metà 2007 e successivi)
• MacBook (13” Alluminio, tardo 2008), (13 pollici, inizio 2009 e successivi)
• MacBook Pro (13 pollici, metà 2009 e successivi), (15 pollici, metà 2007 e successivi)
• MacBook Air (fine 2008 e successivi)
• Mac Mini (inizio 2009 e successivi)
• Mac Pro (inizio 2008 e successivi)
• Xserve (inizio 2009)